RCA, ZTL, TELEPASS: ANCORA SULLA DEMATERIALIZZAZIONE DELLA RCA

Tratto da una nota ANIA:  ”Le Forze dell’ordine nel corso dei posti di blocco, potranno verificare in pochi secondi se il numero di targa è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile e sanzionare gli evasori.” 

In caso di pagamento della RCA con bollettino di conto corrente postale piuttosto che bonifico bancario, l’agenzia che ha in carico la polizza saprà che la quietanza è stata pagata solo dopo alcuni giorni dall’effettivo pagamento, quando cioè la banca o l’ufficio postale renderanno visibile l’operazione di accredito dell’importo. Nessun problema se il pagamento avviene qualche giorno prima della scadenza della quietanza, ma che succede se il cliente vuole avvalersi del diritto a pagare la quietanza (tramite ufficio postale o banca)  il 15° gg successivo alla scadenza, termine ultimo consentito dalla legge?

La copertura assicurativa inevitabilmente  avverrebbe oltre il 15° giorno di scadenza e dai dispositivi di controllo delle Autorità risulterebbe alla guida di un’auto non coperta da assicurazione. Se la contestazione dell’illecito fosse immediata, il proprietario/conducente  potrebbe documentare l’avvenuto tempestivo pagamento presentando la relativa quietanza che, per questo, sarebbe consigliabile rimanesse nella macchina. Questo risolverebbe il problema immediatamente.

Problema più complesso da gestire  in caso di controlli in remoto. Questo accadrà a breve, non appena verrà approvata la norma che omologherà  autovelox, tutor, telepass e  telecamere Ztl, anche per il controllo della Rc auto oltre a quanto già attualmente previsto dal codice della strada (es. controllo velocità, sorpassi, incroci pericolosi). Il differimento della contestazione e le procedure per documentare il pagamento della quietanza nei termini previsti dalla legge renderà la procedura più lunga e complessa.

In conclusione: la dematerializzazione della polizza RCA impone attenzione al puntuale pagamento delle quietanze in scadenza: il mancato allineamento dei dati tra il pagamento della quietanza e la scadenza della proroga di pagamento potrebbe essere fonte di noiose dimostrazioni di “non colpevolezza” da parte del proprietario della vettura