(fonte: www.snachannel.it)

Accolte le tesi della sen. Vicari e del prof. Razzante. Plauso dello SNA

PROF. RANIERI RAZZANTE

MILANO – Dal primo gennaio la soglia di utilizzo del denaro contante è elevata a 3 mila euro, con eccezione dei libretti di risparmio al portatore e dei money transfer per i quali il limite rimane a mille euro. A quanto pare le tesi a suo tempo sostenute da alcuni tra i nomi noti vicini al Sindacato Nazionale Agenti, quali il prof. avv. Ranieri Razzante ed il Sottosegretario di Stato sen. Simona Vicari, hanno trovato accoglimento presso il Governo che le ha fatto proprie al comma 898 della Legge di stabilità 2016, che ha elevato da mille a tremila euro la cifra a partire dalla quale è obbligatorio usare mezzi di pagamento tracciabili (bonifici, assegni, bancomat, carte di credito e debito).SEN. SIMONA VICARIDopo tre riduzioni consecutive, che avevano ridotto dai 12.500 euro del 2008 ai mille euro della manovra Monti detto limite, si tratta del primo ripensamento al riguardo, frutto forse della presa di coscienza che gli italiani effettivamente risultano ancora restii ad utilizzare la moneta elettronica ed appaiono particolarmente vocati all’utilizzo del contante. E’ un fatto che gli italiani usano i mezzi di pagamento elettronici meno degli altri europei, con una media di 80 operazioni a testa all’anno (dati 2014), contro la media di 308 operazioni l’anno degli inglesi e di 129 operazioni l’anno degli spagnoli.
Gli stessi ispettori della Banca d’Italia, stando a notizie giornalistiche, avrebbero ammesso che esiste una certa domanda fisiologica di contante da non confondere con quella derivante dalle attività criminali. Del resto, come aveva a suo tempo bene illustrato il prof. avv. Ranieri Razzante, non è detto che i divieti all’uso del contante siano sufficienti a fermare chi vuole spendere in acquisti i proventi originati da attività illecite, mentre è certo il contraccolpo negativo sulle attività commerciali in genere che una simile limitazione necessariamente comporta.
Il sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico sen. Simona Vicari, da parte sua, già nel luglio 2013 aveva sostenuto pubblicamente che “è necessario rivedere la legge Monti che prevede una soglia massima di mille euro per l’uso del contate, l’attuale limite va rivisto ed è necessario tornare alla soglia dei 3.000 euro. Sulla modifica della soglia di circolazione del contante ho espresso una posizione personale – aveva all’epoca precisato la sen. Vicari – sulla base delle sollecitazioni giunte da Confesercenti nel corso della loro Assemblea annuale e da Federalberghi”. In questo senso, aveva aggiunto, “non c’è una proposta del ministero dello Sviluppo, ma piuttosto da parte mia un lavoro di approfondimento e studio con specialisti del settore. E’ mio auspicio che le forze politiche riflettano, discutano affinché alla fine si apra una riflessione seria sui limiti al contante in Italia”.
Una piccola conquista di libertà, dunque, che amplia le possibilità di incasso in contanti anche per le agenzie assicurative, almeno per il ramo RcAuto e relative garanzie accessorie. “solleciteremo l’Ivass – dice il Presidente Nazionale SNA, Claudio Demozzi - affinché venga finalmente elevato anche il limite, attualmente fermo a 750 euro annui, imposto per le polizze degli altri rami danni; non comprendiamo infatti perché non sia possibile allinearlo a quello previsto per la RcAuto che ora, grazie all’intervento del Governo, è elevato a 3.000 euro”.
La Redazione

Scodanibbio Assicurazioni snc

Elevata a 3.000 euro la soglia per i pagamenti in contanti

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